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S'APELLU (L'appello)
Postato il: 04-12-2007 @ 12:33 am -- letta 3234 volte

Con un mio ex compagno di classe siamo andati a cercare
il nostro maestro della quarta elementare del 1958.
Lo abbiamo trovato ancora entusiasta come lo ricordavamo, e
tanta è stata la reciproca gioia che abbiamo organizzato, il 9 agosto
scorso, una giornata da passare tutti insieme, maestro e consorte,
ex allievi e famiglie, e la commozione è stata grande.
Ora è in cantiere il calendario 2008, celebrativo dei 50 anni di quella
classe, con foto di allora, foto del nostro incontro estivo, nonché
del nostro amato paesello, Nuxis.
Anche il maestro scrive poesie, e ne ha scritto una per il calendario.
A sua insaputa, anch'io ne ho fatto una, dedicata a lui, il maestro
Angelo Muscas, ed a quella classe di 50 anni fa.
La leggerà sul calendario…


S'APELLU

Tocchit, su maistru, fatzat s'apellu!
A s'agatai è istetiu tropu bellu,
totus impai a pusti' e cincuant'annus,
ca s'at lassau pipius e immou seus mannus.

In cussa cuarta trintacincu pegus
po unu pastori lussurgesu forti,
nuxiaiu de coia, de coru e afètus,
chi et fatu in s'aula sa prus bella corti.

Segnissì in su registru, maistru miu:
a cuatru amigus eus donau s'addiu,
ma segnit sa presentza in cust'apellu,
ca gei nci funti, chen'e fai burdellu…

E torrat sa memoria in cussus bangus,
e arrundineddas in is murus biancus
in avolotu sighint a borai,
cun "la rosa dei venti" facci'a pai.

In pracia'e iscola, inantis de intrai,
fustis currendi, gioghendi a arriscai,
e a frocu aségus e a colletu biancu
calincunu si pàsiat ca è istancu.

Citìus, ca cumèntzat sa letzioni,
a su maistru donaus atentzioni,
scochendi si at essi po interrogai
opuru, spereus, siat po ispiegai.

Dogna tanti unu carru a bòis passendi
pìstat in s'imperdau cun sonu'e ferru
e acarràxiat su de s'arriu carendi.
Lentu, torrat su cantu 'e s'àcua. È ierru.

Tamara parit postu a protetzioni,
che unu frari mannu sorridenti.
Te bellu chi ses, Nuxis! T'ea poni
in su libru, che presepiu viventi!

"...Carlo!"...sempri s'urtimu 'e su registru…
"presente!", gei nci seu, o su maistru…
Gratzias po essi inoi impai cun nosatrus,
gratzias po cust'apellu, e po totu' is atrus!

Carlo, 21.11.2007
__________________________________
L'APPELLO

Dài, signor maestro, faccia l'appello!
Ritrovarci è stato bellissimo,
tutti insieme dopo cinquant'anni,
perché ci ha lasciato bimbi ed ora siamo adulti.

In quella quarta trentacinque capi
per un pastore lussurgese (1) forte,
nuxiense per moglie, cuore ed affetti,
che aveva fatto nell'aula l'ovile più bello.

Segni sul registro, maestro mio:
a quattro amici abbiamo detto addio,
ma li consideri presenti in questo appello,
perché, in silenzio, anch'essi son qui…

E torna la memoria in quei banchi,
e rondinelle nei muri bianchi
continuano a mischiarsi in volo,
di fronte alla "rosa dei venti". (2)

Davanti a scuola, prima di entrare,
correvamo, giocando a "rischio",
e col fiocco all'indietro e il colletto bianco
qualcuno si riposa perché è stanco.

In silenzio, a inizio lezione,
guardiamo attenti il maestro,
spiando se stia per interrogare
oppure, speriamo, stia per spiegare.

Ogni tanto un carro a buoi che passa
pesta sull'acciotolato con suono di ferro,
coprendo il suono del fiume che scorre.
Poi, lento, ritorna il canto dell'acqua. È inverno.

Tamara (3) sembra messo a protezione,
come un fratello maggiore sorridente.
Come sei bello, Nuxis! Ti metterei
nel libro, come un presepio vivente!

"...Carlo!"...son sempre l'ultimo del registro…
"presente!", ci sono, signor maestro…
Grazie per essere qui insieme a noi,
grazie per questo appello, e per tutti gli altri!


Note
-----
(1) nativo di Santu Lussurgiu
(2) sui muri dell'aula il maestro aveva messo
delle rondinelle di carta, in volo, e dall'altra
parte la rosa dei venti
(3) Monte Tamara, che domina il paese di Nuxis

happy.gif


Ultimo aggiornamento il 13-08-2010 @ 07:35 pm



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Commenti postati
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Commento di: Aspirina
(Postato il 04-12-2007 @ 12:55 am)

Commento: Bellissima Carlo e commovente come sempre, ho perfino tentato di capire qualcosa ( e ci sono riuscita) di questa parlata musicale e oscura, poi c'è sempre la tua traduzione che nulla toglie alla dedica.
Grazie di averla condivisa.
Gabry

Commento di: giada46
(Postato il 04-12-2007 @ 11:54 am)

Commento: Non ho parole per esprimere l’emozione che ho provato nel leggere la tua poesia. Un susseguirsi d’immagini in bianco e nero sono scivolate nella mia mente riportandomi indietro nel tempo. Una struggente nostalgia ha fatto sobbalzare il mio cuore sino a farmi affiorare le lacrime…poi…di colpo…la realtà!
Grazie Carlo per quest’ennesima testimonianza di vita.
Un affettuoso abbraccio. Anna

Commento di: annuccia57
(Postato il 04-12-2007 @ 01:39 pm)

Commento: Bella, rievocativa, struggente.Piena di ricordi e di tenere nostalgie.Quelle che ti accompagnano dolcemente tutta la vita.Le hai fatte scivolare su un foglio bianco e le hai rese vive per noi che, commossi e attenti, ti abbiamo letto.
Che dire di piu'?..Sei bravissimo e sono contenta ogni volta che pubblichi una poesia.TU si' che sei un vero poeta.
Un abbraccio
Anna

Commento di: endorfine
(Postato il 04-12-2007 @ 05:09 pm)

Commento: grazie, hai risvegliato anche i miei teneri ricordi, anche se il dialetto è diverso.
le rondinelle... i fiocchi blu..... chi della nostra età non se li ricorda???????
mi pareva di sentire, nel leggerla, l'aroma del gesso e mi pareva di avere le dita macchiate di inchiostro.

lilly

Commento di: Cioppi
(Postato il 06-12-2007 @ 01:04 pm)

Commento: Spesso si pensa che la poesia sia qualcosa di astratto, di una
persona che vive in una sorta di mondo sopra le nuvole.
E invece non è così, prova nè è qiesta poesia che ci riporta
alla mente ricordi reali e che tu, karlo, riesci a traspondere
col tuo solito fare.
Ci parli dei vecchi compagni di classe e del tuo maestro,
di qualcuno che non risponde più all'appello, di immagini
vive e care, di rumori e sensazioni che rimarranno sempre
care nei ricordi.
Un abbraccio :-)

Commento di: michele
(Postato il 09-12-2007 @ 01:22 pm)

Commento: grazie, sono tornato anch'io con la memoria ai bei tempi andati, quando spensierati si andava a scuola. era veramente un'altro mondo, a volte mi fermo a riflettere se questo è vero progresso.
grazie ancora per aver condiviso con noi questa bella poesia, emozionante, profonda e sincera. dio ti benedica. michele.

Commento di: nonnapapera
(Postato il 22-12-2007 @ 05:15 am)

Commento: Grazie Carlo di farci parteci delle tue emozioni, molto bella e commovente questa poesia fatta di cari ricordi della bella infanzia passata. Ciao Angela

Commento di: karlovac
(Postato il 03-01-2008 @ 10:48 am)

Commento: Grazie a tutti, ragazzi.
Il 31 dicembre scorso siamo andati, sempre col mio ex compagno di classe, a consegnare qualche copia del calendario al maestro. Era felice, ed io gli ho voluto leggere questa poesia, che lo ha commosso.
Fatti della vita!

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