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StOrIa VeRa
Postato il: 29-05-2008 @ 03:13 pm -- letta 1929 volte

C'erano una volta due ragazzi che ancora non si conoscevano. Il ragazzo, Federico, abitava con il fratello perché con il padre non voleva più stare per odio profondo. Mentre la ragazza, Giorgia, beh ancora molto di lei non si sapeva. Un giorno i due si incontrarono su una chat particolarmente affollata e lui subito la notò e non riuscì più a togliere i suoi occhi da lei. Lei era un po' diffidente all'inizio perché aveva paura di soffrire... e quindi si sentivano con molta paura di soffrire. Si scambiarono i numeri di telefono. Passarono un po' di giorni e i due ragazzi non si sentivano più. Il ragazzo sentiva dentro di sé qualcosa di diverso quando nominava il suo nome o guardava le sue foto. Si sentiva colpito e molto preso da quella ragazza semplice e stupenda che aveva conosciuto. La ragazza probabilmente pensava a com'era 'sto ragazzo e che forse ci si poteva anche fidare, lasciare il passato alle spalle e ricominciare qualcosa di nuovo. Camminando per la strada i due ragazzi ascoltavano canzoni che li portavano ognuno nella mente dell'altro... se questo sogno si avverasse com'è mi piacerebbe che accadesse con te dove le stelle sono più grandi di noi... ma ti puoi scegliere la stella che vuoi ed affidarle tutti questi nostri sogni impossibili. Un giorno il ragazzo ascoltò una canzone che lo colpì particolarmente e subito prese in mano il cellulare per inviare un sms alla ragazza. Il ragazzo chiuse gli occhi e immaginò di averla lì vicino a sé. I due ragazzi non si rendevano conto che stava nascendo un piccolo grande amore. Già, proprio come la canzone, ma la loro canzone fu un altra: "I was her She was me We were one We were free And if there's somebody calling me on She's the one If there's somebody calling me on She's the one" Da quel giorno iniziarono a sentirsi tutti i giorni o quasi, sul volto dei due ragazzi c'era tanta felicità. Lui iniziò a raccontarle della sua triste infanzia e si sfogava con lei. Lei cercava di aprirsi a lui e gli raccontò di lei e della sua famiglia. Si trovavano in armonia e, anche quando c'era tristezza, sapevano sempre farsi tornare il sorriso. Il ragazzo sentiva quest'amicizia qualcosa di un po' sviluppato, ma non lo sentiva nemmeno come un amore. Un giorno Federico si recò con i suoi amici a Rimini ad una festa in spiaggia, il giorno dopo aveva un appuntamento con la ragazza. Così decise, pur essendo gli altri contrari, che appena sarebbe finita la festa lui sarebbe ripartito e il suo migliore amico sarebbe partito con lui, ma nella notte mentre tornavano a casa, un auto a velocità elevata lo falciò. Lui fu sbalzato violentemente dalla sua moto e il suo migliore amico corse subito a soccorrerlo. Una volta giunti all'ospedale, si scoprì che aveva battuto la testa sull'asfalto e che il casco, essendo già rovinato, non aveva attutito il colpo. Appena lo venne a sapere Giorgia, subito si sentì in colpa, ma per fortuna Federico si rimise presto in sesto e se la cavò con sole 3 settimane di ospedale più altre 3 per la gamba e la testa rotta (ma dura, da sopportare ogni botta)!!!! Quante cose si dicevano e lui ogni volta cercava di rassicurarla, perché lei aveva paura della morte del padre, così lui era sempre lì a coccolarla e a tranquillizzarla e ci riusciva. Ora vi leggo un po' di sms che la ragazza spedì al ragazzo: "Quanto vorrei averti qui al mio fianco... per il solo piacere di guardare i tuoi occhi... d'accarezzare il tuo dolce viso... per baciare le tue labbra... per sentire il calore del tuo corpo affianco al mio!!" "Non sai quanto è bello saper che esisti, non sai quanto sia bello sentirti mio... purtroppo siamo lontani (la prima volta che sono arrivata qui ho pianto) e lasciarci diventa ogni volta più difficile amore" "In un libro che mai nessuno ha scritto ci sono le istruzioni per vivere i propri sentimenti... io quel libro lo voglio far con te... con la persona che è entrata nel mio cuore come un soffio leggero di vento d'estate, ma che non se ne andrà molto facilmente... voglio dir tra un battito di ciglia e l'altro lui è qui, il mio amore è accanto a me... voglio stringerti a me, per sentire il tuo battito nel mio petto... voglio poterti accarezzare, anche con la mano tremante lo voglio fare, voglio poter sentire il tuo respiro sul mio collo... voglio perdermi nei tuoi occhi, ti voglio osservar... e ti voglio far capire che sei davvero importante". Tra una dolcezza e l'altra la ragazza non si accorgeva minimamente della malattia che aveva colpito il ragazzo. Era la malattia dell'amore, ma il ragazzo era troppo impaurito da dire ciò che provava per lei. Qualcosa in lui era cambiato da un paio d'anni, eh sì, non era più sgarbato e volgare, ma ora no, è timido, divertente e piacevole. Lo sguardo della ragazza si posò su di lui e lui si illudeva perché nessuna lo aveva mai guardato con quel viso. Nessuno dei due si sarebbe mai sognato al fianco dell'altro. E' proprio vero l'amore tutto può!!!Beh, non posso raccontarvi la fine perché è stata abbastanza tragica, non come Romeo e Giulietta ma una cosa simile... Eh sì, Federico correva in moto ed aveva formato pure un gruppo col suo nome "Zanna Blu" (deriva dalla cicatrice che aveva sulla schiena e dal suo colore preferito) e si sa che si corrono dei rischi, soprattutto con altri gruppi, anche quando si è fuori da certi giri, quando sei dentro si fatica ad uscirne. Il ragazzo fece una gara di moto dalla quale non tornò più a casa. La migliore amica del ragazzo informò Giorgia, che in lacrime e in disperazione si chiuse nel suo dolore. Infatti in quei giorni lui avrebbe dovuto sostenerla, mentre il padre veniva operato... e in quel momento lei si ritrovò sola. Addio angelo Federico che da lassù ci proteggi. Dedicata a Giorgia

Ultimo aggiornamento il 29-05-2008 @ 03:13 pm



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