Postato il: 25-04-2009 @ 10:47 am -- letta 1766 volte
Ste nuvole ce l’ha portate er vento
so nere come er tizzo (*) der camino
la pecora ne sente già l’odore
arriva un ber diluvio è assicurato.
Er cielo è diventato tutto scuro
le monachelle (**) de la primavera
se buttano ‘n picchiata a fa la spesa
che de ‘nsetti ne trovono millanta
tra l’attimo de prima de lo scroscio
mentre che l’aria pure se fa nera.
So’ monachelle co la parannanza(***)
sverte come l’idea che t’è venuta
veloci come l’attimo che passa.
Intanto all’orizzonte ariva un lampo
mentre che scoppia un tono malandrino
e dopo ‘na ventata e n’antra ancora
lo scroscio de la pioggia te spaventa
ma insieme te da ‘n brivido de gioia
perché sei ritornato regazzino
e te ricordi de li tempi andati.
Commento: mamma mia che bella !!!!
Amo le rondini e le tue parole mi hanno tuffato al mio paese ai miei ricordi del nido di rondine vicino alla grondaia. , che si "tuffano" in volata "ad acchiappar gli insetti "rasentando la terra prima del temporale .Grazie Gabry ! un forte abbraccio!
Commento: La ricordo benissimo...questa è stata la poesia vincitrice del 1° e unico concorso di poesia a tema (le rondini e la primavera) che sia stato organizzato in Ariafritta!
Silver a quando il bis?