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ABBRAMO E ISACCO
di: Cioppi
Postato il: 24-02-2010 @ 10:45 am -- letta 1648 volte

La Bibbia come te l’ariccont’io, nun te l’aricconta manco Iddio!

ABBRAMO E ISACCO

L’angiolo annunzia la nascita e ’r sacrifizio d’Isacco.

I
Abbramo è quasi vecchio e sciancato
quanno ner sonno n’angiolo je fa:
«Er fijo sperato Sara te lo darà,
ma aricordate de ciò che Dio t‘ha dato.»

Abbramo è vecchio e mezzo cecato
quanno ner sonno l’istess’angiolo je fa:
«Pija tu’ fijo, quer caprone, e và
ch’er Signore lo vòle immolato.

Ma prima d’arrampicatte sur monte
pija du’ frasche, arrota er marraccio, (1)
nun scordà er pane nè l’acqua de fonte,

coprite bene che ce stà er tempaccio,
saluta tu’ moje co’ un bacio ‘n fronte;
mò te làsso, t’ho dato er dispaccio.»


(1) Marraccio: coltellaccio simile ad una scure.


Abbramo comunica a Isacco er sacrifizio a Dio.

II
Isacco annàmo sur quer costone
che er Signore te vòle accoppato.
Pijame du’ frasche, er pan pepato,
nun scordà er marraccio e le scarpe bòne,

saluta mammà, cèrcheme er bastone
pe’ salì sur monte Moria’mmazzato, (2)
e qua me fermo a riprenne er fiato.
Viè fijo mio che mò famo n’orazzione.

Preso er somaro e carcato der fardello
s’avviorno ar monte de bòn passo:
er fijo a piedi, er padre sur somarello.

Giunto sur posto e scerto un gran masso,
cor core che piagne e ‘n tasca er cortello,
tutto è ormai pronto pe’r trapasso.


(2) Abramo unisce l’imprecazione con il nome del monte Moria,
dove la tradizione indica il luogo del sacrificio.



Er Signore ferma la mano d’ Abbramo.

III
Mentre Isacco s’annisconne la faccia
e Abbramo stà a versà sang’umano,
de retro ‘na voce je fa: « Ferma la mano
che me stai a combinà? Pe’ l’animaccia

arriponi er marraccio nella bisaccia!»
«Signore lo sai che so’ un bòn cristiano,
la corpa è de l’angiolo de st’arcano.»
«L’angiolo t’ha racconnato ‘sta fregnaccia?

Te pare che doppo avè dato a tu’ moje
d’addivenì madre de ‘sto regazzo qua
Dio che te fa: prima dà e poi te toje?

All’angiolo je dissi de dirte ne li sonni:
“pija tu fijo che er caprone è già là”…
Angiolo ‘ndò stai, perché t’annisconni!?» (3)



(3) L’angelo invece di riferire “pija tu fijo che er caprone è già là per immolarlo”
aveva frainteso, dicendo “pija tu fijo, quer caprone, e và per immolarlo”


Ultimo aggiornamento il 24-02-2010 @ 10:52 am



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Commento di: silvana
(Postato il 25-02-2010 @ 09:14 am)

Commento: ehehehehhehe....Cioppi anche questa volta il sorriso e' assicurato :))))

Commento di: karlovac
(Postato il 25-02-2010 @ 05:06 pm)

Commento: Fantastica la trovata, frutto di attenta analisi. Ora mi è tutto più chiaro, e questa parte della bibbia ci restituisce coerenza.
Cioppi, hai già pensato al prezzo di copertina dell'intera opera rilegata? Sappi che so' nteressato! :-)

Commento di: Cioppi
(Postato il 26-02-2010 @ 02:26 pm)

Commento: X SILVANA
E così abbiamo scoperto che anche gli angeli sono distratti.
Certo tu mi dirai, hanno la testa tra le nuvole! ;-))

Commento di: Cioppi
(Postato il 26-02-2010 @ 02:30 pm)

Commento: X KARLOVAC
Mica male pubblicare quest'opera...
e se tra cinquemila anni scambiaserro la mia Bibbia
con quella vera?
Brrrrr mi vengono i brividi a pensarci...meglio di no!

Commento di: silvana
(Postato il 27-02-2010 @ 03:45 pm)

Commento: X Cioppi
"ma ke disperazione
nasce da una distrazione"
anke a Dio ,nella Sua Creazione,
e uscito un angelo con un ' imperfezione.
:))))


Commento di: Cioppi
(Postato il 14-05-2010 @ 02:21 pm)

Commento: Secondo me quanno Dio creò l'agnoli me sa che era molto distratto,
tanto che quelli che gli erano venuti male li ha mannati all'inferno.
Per fortuna, dopo essersi accorto che puro co' l'omo s'era sbajato,
ha fermato la Creazzione...e sta ancora a pensà come porvi rimedio! :-))

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