Postato il: 10-07-2005 @ 11:59 pm -- letta 2466 volte
E tu ti annodasti le dita alle mie,
e io mi iscrissi a te
che sapevi ancora di corse in cortile
di mani a scavare la sabbia per gioco.
E poi ci trovammo con gli occhi cresciuti
le labbra riempite di mezze parole
amanti per caso, per noia
o per imparare due frasi d’amore.
E ancora ti incontro in qualche mio gesto,
quando pettino stanco,capelli di un altro colore,
quando dico parole già dette e guadagno sorrisi
o quando soltanto mi invento una storia d’amore.
E si ha il tuo corpo, il tuo viso,
ma non le parole, quelle sono le mie,
sono quelle cercate con le borse degl’occhi,
col braccio sinistro steso sul letto,
sono tutte quelle che né io né tu,
…abbiamo mai detto.