Postato il: 01-05-2008 @ 06:19 pm -- letto 2545 volte
Ascolto il silenzio della casa mentre, fuori, i rumori del paese, della gente che va, esce, vive, in qualche modo, raggiungono la mia quiete e il mio silenzio. Non mi disturbano, anzi, sono un sottofondo che mi riportano indietro. A quando anche io mi tuffavo nella vita e nelle strade, ad afferrare ogni piccolo piacere e divertimento che potevo ricavarne. Incontro alla gioia della mia adolescenza, prima, della mia giovinezza, dopo. E con curiosa avidità mi riversavo nel tumulto e nel rumore delle vie, della gente, nei sorrisi e nelle parole che mi stordivano, mi rallegravano, mi rendevano partecipe di qualunque evento e situazione perché…ero viva, interessata,bramosa di tutto perché tutto mi sembrava utile per la mia vita che iniziava e proseguiva per forza di cosa tra gli altri e con gli altri. Quanta malinconia per quella vita passata, cosi lontana da avere il dubbio di non averla mai vissuta. Cosi distante da non poter credere che davvero ero io quella che viveva smaniando su un avvenire che sembrava cosi irraggiungibile, cosi paradossalmente inverosimile da pensare di non poterlo avere. Ed eccolo qui, quel futuro, nell’immaginario, irraggiungibile e distante, impossibile e lontano. Nemmeno mi sono accorta che mentre camminavo, mentre incrociavo persone, sfioravo altri esseri umani che come me andavano incontro al loro destino, mentre calpestavo mille strade con la pioggia e con il sole, piangendo e ridendo, mentre mille sentimenti andavano e venivano, sensazioni palpabili e impalpabili sfioravano il mio cuore e amori, veri e inventati, sguardi persi o incantati, sfuggenti o discreti scivolavano sull’anima senza mai perdersi del tutto ma lasciando piccoli o grandi tracce e altrettante ferite, ecco….il futuro e’ qui. Senza rumori, senza fragori o frastuoni assordanti. Eccomi catapultata in quel ”avvenire” che non e’ certo come lo immaginavo, non e’ certo come l’inventavo, non e’ certo come lo volevo. E mi ritrovo, dentro, con il cuore intatto e l’anima ancora in subbuglio e in ricerca di qualcosa, di una dimensione vera che mi faccia pensare di poter approdare in una realtà che rappresenti la concretezza del mio immaginario giovanile. E ancora aspetto…in bilico tra il passato e il presente, sospesa tra la fantasia e la realtà, la logica e il sentimento. Ancora aspetto un futuro che pur essendo qua, non realizza ciò che era nei miei desideri e nella mia percezione di vita. E vivo aspettando…in balia di perenni aspirazioni e impossibili realizzazioni, in conflitto tra il sogno e la realtà, sospesa tra la lotta e la resa, la rinuncia e l’affermazione. Ancora vivo aspettando che il subbuglio di sentimenti e l’enormità di sensazioni che affluiscono nel mio essere mi diano risposte e mi riconsegnino certezze.
Oggi…..una giornata così…….
Commento: Cara Anna, se ti può consolare, succede anche a me di vivere giornate...piene di ricordi, di struggenti nostalgie, di speranze deluse, di successi insperati, di passato da dimenticare e di futuro da concretizzare!!!
Vorrei scrivere tante altre cose ma preferisco chiudere qui il discorso con un affettuoso abbraccio.
Anna