Postato il: 11-02-2009 @ 01:53 pm -- letto 1995 volte
Nelle strade del mondo, davanti alle strissce pedonali, le automobili in genere, si fermano.
Dove non accade è perchè non hanno le strisce, o non hanno le strade.
In Italia siamo speciali. Abbiamo strade (piene) e strisce (sbiadite); ma le automobili raramente si fermano. Anticipano, rallentano, aggirano. Passano dietro, schizzano davanti.
Il pedone si sente un torero, ma i tori almeno si possono infilzare.
Qualche volta, tuttavia, una santa, un matto o un forestiero si fermano. Osservate cosa accade.
I conducenti che seguono frenano, mostrando di essere irritati; hanno rischiato il tamponamento, e per cosa? Per un pedone, che in fondo poteva aspettare che la strada fosse libera.
Il pedone, dal canto suo, assume una patetica aria di riconoscenza. Ha dimenticato che sta esercitando un diritto. Vede solo la concessione, il privilegio insolito, il trattamento personalizzato: attraversa e ringrazia. Se avesse un cappello lo toglierebbe, inchinandosi come un contadino del Boccaccio.
Un giornalista americano scriveva più di una trentina di anni fa: “ Non è chic essere un pedone in Italia.
E' di cattivo gusto.”. Se è cambiato qualcosa, è cambiato in peggio. Nella brutale gerarchia della strada, tra le auto ed i pedoni si sono inseriti i motorini.
Certo, rispetto ad allora, le auto frenano meglio. Ma scoprire il buon funzionamento di un sistema Abs a due metri dalle caviglie non è una consolazione........
Commento: e quando sei "sulle strisce pedonali " e ti investono?
Poi dicono "non l'avevo vista",e nemmeno si interessano della tua salute? non fanno nemmeno una telefonata per chiedere come stai? Trauma cranico, ferita alla testa, 6 giorni di ospedale....
A me è successo 6 anni fa.