Postato il: 06-10-2012 @ 05:53 pm -- letto 1941 volte
La luna guardava sorpresa e icuriosita -dove va ? con quella pancia che le impacciava l’andatura .Arrivata sulla spiaggia si mise a sedere sulla sabbia stanca per la marcia fatta ,si tolse lo scialle un po’ accaldata sistemandolo con cura accanto a se poi cominciò a fissare il mare una macchia scura su cui la luna si rifletteva lasciandosi dondolare dal lieve movimento delle onde che con calma e lentamente si avvicinavano alla riva la accarezzavano e tornavano indietro come una mamma che culla il suo bambino loro cullavano la luna ,avanti e indietro ,avanti e indietro e il lieve rumore che produceva l' impatto sulla sabbia aveva il suono di una ninna nanna ,lei guardava incantata e quel rumore nella sua testa diventava un flebile richiamo ---vieni ,vieni ti farò riposare ,ti farò dormire cancellerò le tue pene ,vieni fra le mie braccia --- a quel richiamo Pina non seppe resistere si alzò con calma e si avviò verso l’acqua ,piano piano, cominciò a camminarci dentro ,un brivido al primo impatto con l’acqua fredda ma poi un senso di benessere di pace più andava avanti e più si sentiva leggera le onde la accarezzavano la luce della luna le illuminava il viso ora disteso gli occhi socchiusi senza lacrime ,continuò a camminare fino a quando l’acqua arrivò a coprirle i fianchi a quel punto un dolore atroce al ventre la fermò levandole il respiro ,sentì che le sue viscere
diventavano di pietra un peso insopportabile che la costrinse a fermarsi e reggersi la pancia con le mani, provò a continuare ma le sue gambe erano di pietra come il resto del suo corpo immerso in quel mare ,sentì il suo bambino da prima irrigidirsi spaventato e poi diventare di piombo e il suo peso lacerarla dentro ,presa dalla paura provò a tornare indietro ma non poteva le sue gambe non si muovevano il suo corpo non rispondeva più ai suoi ordini e allora presa dal panico si lasciò andare, vide la luce della luna oscurarsi e poi scomparire del tutto e fu solo notte e silenzio .
Come se niente fosse il mare continuò la sua cantilena e il suo dondolio , la luna rispecchiandosi, guardava, tra il movimento delle onde una figura che a tratti si confondeva col nero dell’acqua e lentamente si avvicinava alla riva spinta dal movimento finchè non venne deposta sulla sabbia come un semplice fuscello .
La luna restò a vegliare quel corpo disteso sulla spiaggia fino a quando la prima timida luce del giorno non la sorprese e la fece scomparire nel chiarore del cielo.
Albeggiava ormai quando Pina aprì gli occhi per un attimo restò ferma, col solo movimento degli occhi scrutò intorno a se e capì di esser ancora viva , istintivamente si portò la mano alla pancia la accarezzò e a quella carezza rispose un lieve movimento che divenne sempre più forte attirato da quelle carezze il feto si muoveva felice ,gli occhi della donna si riempirono di lacrime ,resasi conto di quale orrore aveva tentato di commettere ,accarezzando quella creatura che si muoveva dentro di lei chiedeva perdono e prometteva che qualunque cosa fosse successa lei l’avrebbe difesa-o fino alla morte ,un essere così piccolo e indifeso che si era aggrappato a lei nel momento del pericolo chiedendole aiuto ,lei aveva il dovere di difenderlo da tutto e da tutti anche da se stessa ,così in fretta come la sera prima era arrivata riprese la strada verso casa sperando che nessuno la notasse sarebbe stato imbarazzante dover spiegare perché a quell’ora del mattino tornasse dalla spiaggia tutta bagnata .
Commento: No canifuendi ,non finisce così,è un pezzo di una storia che sto scrivendo ,poi metterò l'altra parte .Almeno con la penna le cose si possono cambiare .